Il Borgo

Il borgo medioevale e il prestigioso castello di Lonigo

di Antonio Frazza

Il “CSC 1400 Leoniceno” prevede fra gli scopi statutari anche la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni del Borgo di Lonigo, realtà nata, secondo l’’ opinione di storici autorevoli (cito per tutti il Mazzadi), quasi contemporaneamente al Castello originario di Lonigo, che, con tutta probabilità fu costruito dal Vescovo di Vicenza all’’ inizio del X° secolo, su concessione dell’ imperatore Berengario I°, per difendere le popolazioni soggette da qualche anno alle frequenti incursioni da parte degli Ungari, sotto la guida di Arpad I°.

Gli Ungari erano una popolazione nomade dedita ai saccheggi, proveniente dalla regione Uralo-Altaica, che si stabilì definitivamente nella pianura pannonica. Essa si convertì al Cristianesimo sotto il regno di Santo Stefano, nipote di Arpad. Risale a tale periodo la costruzione di quasi tutti i castelli delle Comunità Venete, ivi comprese quelle cittadine come Padova. L’area fortificata Leonicena era compresa fra l’ ’ansa del Guà (Fiume Nuovo), ad Ovest e a Nord, e il Fiumicello ad Est. Entro detto perimetro erano situati due Fortilizi: il Castello Calmano o Castellaccio o Castello Maior e il Castel Giuncoli o Castel Minor. 

Il primo era situato sull’area corrispondente a quella dell’ attuale Villa Mugna, mentre il secondo era situato su quella dell’ attuale Duomo. Numerosi documenti ne attestano l’’ esistenza a partire dal X° secolo e, a proposito del Borgo, affermano che esso si è arricchito, durante i primi anni del 2° millennio, di importanti e numerosi palazzi: il Palazzo della Curia Vicentina in cui si riscuotevano le Decime, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei conti Maltraversi, il Palazzo dei conti Nogarola, il Palazzo dei conti di Sarego, casati questi ultimi imparentati con i Signori della Scala, potenti per mezzi finanziari, milizie e cultura.

Maltraversi
Maltraversi
Sarego
Nogarola

Il Castello occupava una posizione strategica importante per cui fu conteso da varie Signorie, tra le quali è prevalso Cangrande della Scala che, verso la fine del 1200,  annesse tutto il Vicentino, terra che non aveva mai avuto una Famiglia importante che la governasse e la difendesse. Cangrande potenziò il Castello inglobando e munendo di mura e torri il borgo, che sorgeva nella parte bassa, ad est; un piccolo ponte sul Fiumicello vicino all’ attuale “Torrione”, assicurava la comunicazione fra le due realtà urbanistiche. Dopo lo sfaldamento della Signoria Scaligera, verso la fine del Trecento, Lonigo passò sotto i Visconti Signori di Milano, che nel 1392 ricostruirono e potenziarono le difese del Castello e del Borgo, con la supervisione dell’Ing. Marco Gambaretti di Verona. All’ inizio del 1404, a seguito dell’ indebolimento dei Visconti, l’ultimo dei della Scala, Guglielmo, si riappropria di Verona e Vicenza con l’’ apporto determinante dei Nogarola e dei di Sarego. Di li a poco, però, egli verrà ucciso dai Carrara, Signori di Padova. Lonigo, con Cologna Veneta e Vicenza decise allora (era l’ 8 Maggio del 1404) di sottoscrivere un patto di dedizione alla Repubblica di Venezia; in seguito a ciò, i Casati Nobili locali furono costretti a cedere il passo a quelli Veneziani, vere potenze economiche (ricordiamo i Contarini, i Mocenigo, i Pisani, i Soranzo, i Venier).​

Soranzo
Venier
Pisani

Il Dott. Antonio Frazza racconta le origini del Castello di Lonigo.

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La realizzazione dei costumi storici e d’epoca è affidata a Elina Frealdo.